Solo chi viene ricordato continua a vivere…
Stanotte, amico Bruno, ti ho sognato:
Non eri più pallido di allora,
Un po’ ingrassato, parlavi come sempre
Senza fretta, tra una boccata e l’altra
Della solita impestata sigaretta.
Era forse gennaio, e in via Linneo,
Dov’è ancora adesso il tuo liceo,
Eri li che andavi avanti e indietro
Con il bavero alzato
Mentre battevi i piedi sul selciato.
Non so chi aspettavamo
Di cosa parlavamo
Ricordo solamente
Che non c’era nessuno, e avevo freddo,
Tanto freddo, amico Bruno.
Da ‘Rime Dovute’ di Francesco Fiorista