Il problema delle strutture ospedaliere, dell’assistenza ai malati meno fortunati, non è solo un problema del terzo mondo.
Fai qualcosa!!
Visto che, per esempio, in Italia, per aiutare i malati di Sla, Matteo il giovane Renzi, tra una selfie e un tweet, pensa di esser d’aiuto ai malati, facendosi pubblicità con una doccia gelata, per poi, notizia di questi giorni, tagliare alla sanità 100 milioni dal fondo per le disabilità e le non autosufficienze, e visto che la maggior parte degli italiani, nella loro ingenuità, per non dire di peggio, sono più nocivi al paese di una guerra: aiutate e sostenete EMERGENCY, che non fa video stupidi, ma fatti veri !! Grazie Gino Strada!!
In questo video Emergency racconta la sua storia, scritta insieme ai volontari, ai medici e a tutti coloro i quali hanno deciso di donare un contributo all’organizzazione italiana che svolge ormai un ruolo cruciale nella tutela del diritto alla salute. Scopri come entrare a far parte del team contribuire ai progetti di Emergency e ricevere la tessera “Vent’anni di Emergency
“Guardando ai vent’anni passati, ogni progetto ci sembra importante, ma un risultato appare davvero straordinario: aver costruito tutto questo, mattone su mattone, insieme a voi, i nostri sostenitori.
A colpi di piccoli gesti concreti, ognuno come sa e come può. E’ una storia, quella di Emergency, costruita dal basso, con la consapevolezza che ognuno di noi da solo può fare solo un pezzettino, ma che quando ci mettiamo tutti insieme – pezzettino su pezzettino – possiamo far nascere i bambini tra le montagne afgane, possiamo dare un cuore nuovo ai bambini africani, possiamo ridare le gambe a chi non sperava più di correre, possiamo fare tutto e anche di più.Questi 20 anni sono stati una straordinaria esperienza di medicina e di umanità. Sono stati Emergency”.
Così scrive Gino Cecilia Strada nel suo editoriale dedicato ad un compleanno speciale, il 20esimo compleanno di Emergencyin una lettera ai suoi sostenitori. In questi 20 anni, Emergency ha curato più di 6 milioni di persone in 16 Paesi, cambiando per sempre le vite delle vittime della guerra e della povertà.