FABRIZIO PLESSI – Artisti Italiani più riconosciuti nel Mondo

Fabrizio plessi

Fabrizio Plessi (Reggio Emilia, 3 aprile 1940) è un artista italiano, che opera principalmente in Italia e in Germania, attivo principalmente nell’ambito delle videoinstallazioni.

Dopo essersi diplomato al liceo Artistico di Reggio Emilia, continua la sua formazione all’Accademia di belle arti di Venezia, dove si laurea nel 1962. L’opera di Plessi è incentrata principalmente sul tema dell’acqua e del fuoco, rappresentati su grandi schermi.

Nel 2000 realizzò il padiglione italiano per l’Expo di Hannover, con una monumentale installazione alta 44 metri. Chiamata Mare verticale rappresentava un flusso di acqua blu continuo, che scorreva ininterrottamente. Nel 2011 curò il Padiglione Venezia per la 54ª Biennale di Venezia, con lo stesso tema, su dimensioni minori; degli schermi proiettanti i flussi di acqua venivano installati su delle barche, esposte in posizione verticale.

Sua opera molto nota è anche la “Casa Cadente” (nella foto sotto), posta in Piazza Bonini a Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro. Essa rappresenta la facciata di una casa in procinto di cadere in avanti. Le due finestre sono due schermi (ora non più funzionanti) che proiettano immagini di acqua e di fuoco. È stata installata nel 2007, in onore dei 200 anni compiuti dal comune, durante i lavori per la realizzazione della piazza stessa.

2010

Fabrizio Plessi crea per il teatro Goldoni di Venezia le scenografie digitali dell’opera di Pirandello Vestire gli ignudi. L’impianto scenografico si avvale di una serie di 34 grandi televisori al plasma, di un grande schermo ed una serie di telecamere nascoste che trasmettono in diretta tutte le fasi ed i dettagli dello spettacolo creando una specie di complice corto circuito con gli spettatori.

Plessi disegna e realizza per il teatro La Fenice di Venezia il premio digitale alla carriera conferito quest’anno a Grace Jones.

Nell’isola della Maddalena in Sardegna, nell’antico arenale marittimo, in occasione del Luis VittonTrophy, Plessi crea una delle sue più straordinarie videoinstallazioni. In uno spazio di quasi mille metri quadri colloca Mari verticali, dodici imbarcazioni in acciaio nero inclinate a 45 gradi, all’interno delle quali scorrono fragorosamente i dodici mari del mondo.

Quest’opera con il supporto di Luis Vitton sarà esposta nei prossimi anni in alcuni tra i più importanti musei del mondo. Un viaggio nel viaggio.

2011

In occasione dell’inaugurazione della nuova Galleria Contini di Venezia crea Water windows, una videoinstallazione che riveste le finestre della facciata dell’edificio con immagini-video di flussi d’acqua in moto alterno ascensionale.
A Palma di Mallorca, con il supporto di Louis Vuitton, inaugura La Lonja maestosa architettura civile gotica con una monumentale installazione dal titolo Llaut Light dedicata alla memoria storica delle barche dell’isola.
A Napoli, per il festival crea le scenografie digitali per L’opera da tre soldi di Bertold Brecht al Reale albergo dei poveri.
All’apertura della LIV Biennale d’Arte di Venezia l’artista inaugura il nuovo restauro del Padiglione Venezia riproponendo l’opera Mari Verticali in cui le barche sono disposte in accordo con l’architettura razionalista del luogo.

2012

Presso la Galleria Contini di Venezia inaugura una mostra personale dal titolo Blù con una serie di grandi disegni dedicata alle barche di Mallorca e una serie di progetti sul tema dei Mari verticali al Padiglione Venezia esposta alla precedente Biennale.
Nomination per Le maschere del teatro italiano per la miglior scenografia dell’anno conL’opera da tre soldi.
Nel Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, Plessi crea l’opera Monumenta, composta da nove monoliti ognuno dedicato ad una divinità della Magna Grecia, il cui materiale sintetico simula perfettamente l’arenaria del terreno e dei templi. Al loro interno sono distribuite immagini-video evocanti gli elementi della natura come l’acqua, il fuoco, l’aria, la terra, la lava, e i fulmini.
Il palazzo della Ragione di Padova gli dedica da ottobre, una mostra incentrata sul valore intrinseco del disegno, inteso sia come momento creativo funzionale all’opera d’arte sia come espressione autonoma.

2013

È invitato ad esporre a Mantova al Palazzo Te ed eccezionalmente gli viene concessa la straordinaria Sala dei Giganti affrescata da Giulio Romano. Crea per l’occasione la teatrale e monumentale videoinstallazione RollingStone sul tema della “caduta” che dialoga con l’opera murale generando un unisono straordinario senza tempo e carico di pathos.
A Milano in occasione del Salone del Mobile adatta a palazzo Durini per Natuzzi tutta la serie di sculture di pietra grigia sul tema ricorrente della Lava digitale.
A Roma, l’agenzia di comunicazione Adnkronoscolor lo incarica di realizzare una serie di sei opere digitali per celebrare i cinquant’anni dell’azienda. Nel palazzo della Informazione l’artista coniuga dunque questo evento con i temi dell’acqua, dell’aria della fuoco dell’aria e della lava, a lui cari da sempre.
In novembre dopo cinque anni di lavori febbrili, si inaugura il passo del Brennero il Plessi Museum, una monumentale opera architettonica completamente isolata, come una teca di cristallo immersa nella natura, che ospita una nucleo di opere importanti dell’artista. Quest’opera è da considerarsi il primo museo al mondo all’interno di un’autostrada.

2014

È Invitato dal Ludwing Mùzeum di Budapest a esporre per la prima volta in Ungheria una rassegna antologica delle sue opere più importanti. La mostraLiquid Labyrint prende il nome da un ciclo inedito di grandi lavori su tela appena terminato, un monumentale affresco su tutto il percorso artistico.
In Francia alla Fondation Schneider di Wattwiller si inaugura una grande personale centrata sull’opera Foresta Sospesa riproposta dopo Hannover nel1999 in occasione del Premi “Nord LandesBank” vinto dall’artista in quell’anno.
Milano gli rende omaggio alla Fondazione Mudima con la mostra storica Plessi, gli anni settanta che sottolinea la frenetica attività dell’artista nella Milano di quegli anni. Per l’occasione sono esposti i suoi progetti anticipatori sulle videoinstallazione e inoltre, dopo la Biennale di Venezia del 1972, viene esposta per la prima volta La grande Gabbia d’acqua. Il LudwingMuseum di Koblenz gli dedica una grande mostra personale dal titolo Plessi-sul viaggio.

Per l’occasione tutto il museo viene dipinto di blu per accogliere la monumentale installazione Llaut Light accompagnata dalla colonna sonora Water Music di Michael Nyman.
Vince il prestigioso “Premio Pascali” e realizza a Polignano a Mare al Museo Pascalila nuova videoinstallazione, Plescali che sottolinea il profondo rapporto culturale linguistici che accomuna i due artisti: l’acqua naturale di Pascali e l’acqua digitale di Plessi.

2015

Plessi viene invitato ad inaugurare il nuovo spazio museale della nuova università di Milano IULM. Per l’occasione crea Foresta Blu una monumentale architettura di alberi che perfettamente dialoga con lo spazio ideato da 5 +144. Venezia rende omaggio a Plessi in occasione della Biennale e dell’Expo con due grandi mostre in città: Liquid life a Ca’d’oro e Liquid Light alle Tese 94 dell’Arsenale. La prima si compone in una grande videoinstallazione estesa sui due piani di Ca d’Oro all’interno della quale scorre un flusso d’acqua digitale. Mille disegni sul tema dell’acqua completano l’opera rappresentando idealmente il flusso dei pensieri e dell’intera sua vita creativa. All’arsenale invece la realizzazione di un solo monumentale progetto dedicato al mediterraneo. Quattordici grandi storiche imbarcazioni di Mallorca galleggiano idealmente in un mare di luce azzurra in memoria di avventure e viaggi perduti, il sonoro delle onde del mare e la musica di Nyman completano l’opera.
Sempre nello stesso anno la Banca Generali di Milano, per la propria sede storica, produce una nuova serie di opere completamente inedita di Plessi dal titolo Digital Wall. Per la prima volta, Plessi elimina dal suo lavoro oasi supporto materico e finalmente mette a nudo tutta la sua poetica visiva atavica ed ancestrale.I cerchi d’acqua, i cerchi di fuoco, le lave, il bagliore dei lampi diventano così la nuova cifra stilistica dell’artista. A Milano in occasione dell’Expo 2015 realizza per il padiglione della Belarus un enorme ruota a LED luminosi che simula un mulino digitale in continuo movimento. La ruota della vita diventerà immediatamente un perno attivo dell’Expo.
A Vienna nelle due Gallerie “Mario Mauroner” espone per la prima volta in Austria una serie di grandi opere dipinte su tela dal titolo Liquid Labyrint il ciclo proveniente dal Ludwig Museum di Budapest e dal Ludwig Museum i Koblenz.

2016

Presso la Opera Gallery di Parigi inaugura una personale con le sue ultime opere tecnologiche a parete dal titolo Digital Wall. Il museo di Montelupo a Firenze lo invita a creare per l’antica fornace di Luca della Robbia una serie di televisori di terracotta che Plessi chiamerà Materia Prima, in ricordo della sua celebre videoinstallazione al Kölnischer di Colonia nel 1989. Alla Kunsthalle di Recklinghausen, in occasione del Ruhrfestspiele, inaugura la grande mostra personale Digital Wall con videoinstallazioni murali, progetti su carta e un gigantesco intervento a led luminosi sulla facciata del museo. A Venezia è invitato a inaugurare lo spazio progettato da Rem Koolhaas del nuovo edificio del Fondaco dei Tedeschi. Per l’occasione, con Underwater ricopre le pareti di metallo con una spettacolare installazione di mosaici d’oro digitali che respirano in continuo movimento, le musiche sono di Michael Nyman. Alla fattoria di Celle, Giuliano Gori invita Plessi per uno speciale intervento in otto sale della fondazione che si concretizzerà in un intenso e profondo dialogo con le opere di Sol LeWitt.

2017

A San Pietroburgo, per il 10th international CYFEST, presenta una nuova videoisntallazione, Splash, dedicata al colore digitale. Di quest’anno sono due personali a Düsseldorf presso le due gallerie Beck & Eggeling. Nella prima, Utopia Liquida, dove espone tutta una serie di opere storiche degli anni Settanta con progetti, tele e fotografie. Nella seconda, Memoria dell’acqua, delle videoinstallazioni sul motivo del mosaico d’oro con musica di Michael Nyman. Partecipa inoltre rappresentato dalla galleria Beck & Eggeling, all’Armony Show di New York, al Tefaf di Maastricht, a Colonia Art Cologne. A Venezia, per le mostre collaterali della Biennale, il Pushkin State Museum of Fine Arts di Mosca invita Plessi con una installazione video in dialogo con un sarcofago romano. Il titolo di quest’opera è Navigare necesse est. Al Ministero degli Esteri della Farnesina a Roma, Plessi allestisce una diversa versione dell’opera Materia Prima e successivamente crea una variante inedita della stessa opera per l’Ambasciata d’Italia a Washington intitolata Archeologia del futuro. Il teatro la Fenice si apre all’arte contemporanea e incarica Plessi di creare per l’occasione una sua grande opera sperimentale. L’artista scopre così i calchi di gesso in negativo delle decorazioni della Fenice e allestisce un grandioso teatro totale, FENIX DNA, sui temi a lui cari dell’acqua e del fuoco.

2018

Nominato Accademico di Merito dell’Accademia di Belle Arti di Perugia. A Mosca presso il Museo Statale di Belle Arti Puškin, presenta due opere di grande importanza: The Soul of Stone e Rolling Stones. Con questi progetti l’artista reinterpreta temi storici ed eventi utilizzando la tecnologia moderna. A Venezia presso la Scuola Grande della Misericordia realizza Omaggio a Canova,una monumentale installazione site-specific, un magnifico “omaggio” al grande Canova, un’opera che vuole simboleggiare il viaggio nella mente dell’artista. In Danimarca all’Esbjerg Art Museum espone una serie di opere scelte riferite agli anni Settanta.
A San Pietroburgo, al VII St. Petersburg Internation Cultural Forum, viene presentato il libro Plessi, The Soul of Stones.

2019

A Parigi presso Opera Gallery, realizza Plessi Splash, una serie composta da dieci opere video accompagnate da una selezione di disegni preparatori.
Nell’isola di Maiorca, il museo Es Baluard dedica una personale Fabrizio Plessi. 30 años en Mallorca, dove segue una revisione e un’analisi delle sue produzioni create sull’isola, come luogo di proiezione e ispirazione. Il libro Plessi Feniz DNA viene premiato a Berlino al prestigioso Fedrigoni Top Award 2019.
Plessi rende omaggio alla grande storia di Roma con la mostra il segreto del tempo, aprendo così al pubblico un nuovo settore dei sotterranei delle Terme di Caracalla.

2020

Plessi crea le scenografie digitali per le sfilate di Alberta Ferretti a Milano che verranno poi utilizzate nei punti di vendita di Roma, Londra e Parigi. A Firenze, per il teatro Tuscany Hall, Plessi crea Energy, un sipario speciale con incorporato al suo interno dei led luminosi in continuo movimento con forti allusive sonorità, quasi un temporale assurdo e metafisico. Questa opera si può considerare il primo ed unico sipario digitale esistente al mondo. Durante il periodo di quarantena causato dal covid, Plessi crea un programma su Instagram chiamato Plessi, progetti del mondo, che si articola in 44 puntate giornaliere di un minuto ciascuna che illustrano 44 città del mondo, fonti d’ispirazione di altrettante opere. Il grande successo di questa serie è stato coadiuvato dalle musiche di Michael Nymann con qui Plessi collabora da molti anni.

A settembre, in occasione dei suoi 80 anni Venezia rende omaggio a Plessi con un evento eccezionale: “l’Età dell’Oro“, una monumentale installazione digitale sulle finestre del museo correr in Piazza San Marco.
Sostenuta da Dior, le grandi cascate d’oro del museo dialogano emozionalmente con i mosaici della basilica di San Marco.
Per Natale, il Comune di Venezia invita plessi a creare il consueto albero di Natale. Per l’occasione, Plessi crea invece una gigantesca scultura digitale alta 10 metri di 8 tonnellate composta da 80 monitor a LED luminosi. Posta nella piazzetta di San Marco, sarà l’unica luce in quel periodo a Venezia.

Fabrizio Plessi è stato professore di Umanizzazione delle Tecnologie o alla Kunsthochschule für Medien di Colonia e dal 1994 è stato titolare della cattedra di Scenografie Elettroniche presso la stessa istituzione. Vive e lavora a Venezia e Maiorca.

2021

Plessi realizza l’installazione Plessi’s Digital Wall per l’Istituto di Cultura Italiano di Abu Dhabi.

In occasione dei 200 anni della nascita del fondatore della maison francese Louis Vuitton, Plessi realizza un’opera-vetrina, un baule d’oro, che rappresenta un flusso digitale e un flusso mentale, che si muovono lentamente, si sovrappongono, si mescolano e si fondono insieme in un viaggio luminoso sorprendente e affascinante verso l’età dell’oro.

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RaiCultura:  Fabrizio Plessi

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