FJODOR MIKHAJLOVIC DOSTOJEVSKIJ – Vita e Bibliografia

Nacque a Mosca il 30 ottobre del 1821 (11 novembre secondo il calendario ortodosso).

Suo padre era medico.

Nel 1839 perdette la madre.

Poco dopo, per decisione del padre, Fjodor e suo fratello Michajl partirono per Pietroburgo: sarebbero entrati nella scuola per ingegneri.

La visita medica premilinare dichiarò inabile Michajl; e Fjodor inizia il corso di studi che termina nel 1843.

Già comincia ad occuparsi di letteratura (passione che aveva fin dall’infanzia, fin da quando leggeva e recitava alla madre, con passione, i versi di Puskin).

Nel maggio 1845 presentò a Nekrasov il manoscritto di Povera gente , e Nekrasoc ne fu entusiasta: vide nello scrittore il continuatore della tradizione gogoliana, lo scrittore della povera gente.

Nel 1847 Dostojevskij entrò in contatto con un circolo di socialisti utopisti (fourieristi), il circolo Petrasevskij, e cominciò a frequentarne le riunioni.

Per questo motivo la notte del 23 aprile 1849 fu arrestato e rinchiuso nella fortezza di Pietro e Paolo. Accusato dai tribunali di Nicola I di essere uno dei principali componenti della cospirazione di Petrasevskij, con altri venti compagni venne condannato a morte.

Il 22 dicembre 1849 i condannati furono condotti al patibolo, nella piazza Semjonovskaja, a Pietroburgo.

Proprio sul patibolo, a un attimo dalla morte, ai condannati venne comunicato che lo zar aveva commutato la pena capitale nella deportazone in Siberia.

I terribili momenti che precedettero questo annunzio, sono descritti ne L’idiota. In questo tempo Dostojevskij aveva già pubblicato altri due romanzi: Il Sosia (1846) e La Padrona (1847).

La condanna, che sostituiva la pena capitale, consisteva in quattro anni di bagno penale in fortezza (katorga) e in un tempo indeterminato di servizio militare come soldato semplice (lo scrittore era stato degradato).

Trascorse i quattro anni nella fortezza di Omsk.

Poi iniziò il servizio militare che durò cinque anni e mezzo.

Durante questo periodo recuperò i gradi di ufficiale. La Siberia spezzò in lui la speranza di redenzione di un popolo russo attraverso la lotta politica.

Tornato a Pietroburgo col fratello pubblicò due riviste: Il Tempo ed Epoca, riviste che ebbero un carattere conservatore e di destra, e che furono pertanto attaccate dalla stampa avversaria e specialmente dal Contemporaneo.

L’attività creativa di Dostojevskij riprese alla fine del 1859.

in questo periodo egli pubblicò: Il sogno dello zio e iI villaggio di Stepancikovo; nel 1861 usci il romanzo Umiliati e offesi.

Gli appunti della Siberia sono Memorie di una casa morta, che è del 1862. negli anni successivi escono i grandi romanzi Delitto e castigo (1866), L’Idiota (1868), I Demoni (1872), L’Adolescente (1875), I Fratelli Karamazov (1880).

Morì il 28 gennaio del 1881.