Hélène Cordonnier – #GiovaniArtisti


Da quando mi ricordo, il bisogno di creare mi ha sempre accompagnato. Come un bisogno di superare la realtà e di inventare qualcosa di nuovo. Da bambina, la fantasia e la voglia di immaginario viene giudicato il più delle volte sano e normale dalla norma adulta.
Crescendo, tutto questo diventa più complicato, soprattutto se si vive in un paesaggio pragmatico, con la disoccupazione, le difficoltà economiche e, in ultima analisi, la necessità di “tirare avanti”. Così, per “uscirne”, sono stata educata da piccolo soldatino di successo accademico, tralasciando la via della creazione per quella della razionalità. E ho studiato, piuttosto a lungo, per ottenere quello che nel mio Paese si chiamava “un buon lavoro”, per “uscirne”. L’ho fatto. Ma poi non ce lo fatta.

Nel 2014, stanca di questa illusione, lascio il mio accogliente conforto per la libertà e l’indipendenza. Vendo temporaneamente birre fatte in casa. Incontro persone appassionate, libertari, virtuosi. Soprattutto gli indipendenti. Vendo anche formaggio sui mercati, rispondo al telefono con cuffie in testa facendo interviste telefoniche, conduco laboratori di lettura e scrittura. Ricomincio davvero a disegnare, magari in queste due settimane del 2016 da sola a casa di mia sorella per tenere il gatto lontano dal mondo. Mi sono semplicemente comprata una piccola scatola di guazzo e qualche foglio di carta e alla fine sono tornata un po’ più infantile.
Sono nata a Lione il 4 maggio 1984, ma ho molte date di nascita. Sono nata nel luglio 2018 in Ardèche, la mia prima mostra in duo con un amico artista. Anche la mia prima vendita, a degli sconosciuti che si sono innamorati di uno dei miei disegni. Sono nata nel gennaio 2019, data della mia mostra personale a Lione, circondata dai miei amici che sono venuti a trovarmi.
Sono nata nel 2020, quando mi sono trasferita a Carcassonne e alla Manufacture de Montolieu, creando un nome d’arte, Gazillo, con cui dipingo per la prima volta grandi formati.
Nel mio approccio artistico, cerco di non dar nulla per scontato e di essere semplice. Vivo in un perpetuo gorgoglio creativo che mi fa andare in molte direzioni, a volte a scapito di punti di riferimento e di identità che immagino possano essere attribuiti al mio lavoro. Un filo conduttore potrebbe essere la poesia e il paesaggio (nel senso di una visione su ciò che mi circonda).
Molte creazioni sono il frutto di un lasciarsi andare dedicato all’immaginario e strettamente legato ai testi poetici che mi hanno sempre accompagnato. Aprono la strada agli altri, libere espressioni spontanee di un momento, di un sentimento, di un desiderio. Soprattutto, mi piace incollare, tagliare, assemblare. Prendo elementi reali, che rimodello per creare qualcosa di nuovo. In questo processo, mi piace attaccarmi agli umori e alle atmosfere.

Con lo pseudonimo di Gazillo, ho recentemente iniziato a fare disegni e soprattutto tele di grande formato in tecnica mista.
La creazione di questo pseudonimo mi ha permesso di esplorare un nuovo orizzonte liberandomi dalle catene identitarie che avrei potuto avere in testa.
Continuo oggi nel percorso di questo lavoro creativo, un viaggio astratto con accenti marittimi, con una tavolozza di colori ridotta.

——-> SITO INTERNET: www.voixbassescontinues.fr