4° di copertina
Pakistan orientale, Dhaka, delta del Gange, 1959. Rehana ha comprato due aquiloni, uno rosso e uno blu, nell’emporio pasticceria davanti al tribunale. È l’ultimo regalo ai suoi due figli, i piccoli Sohail e Maya, prima che se ne vadano per sempre. Andranno a vivere con lo zio a Lahore, la città con strade nuove ed edifici perfetti, a chilometri di distanza. Così ha deciso il giudice che, dopo la morte del marito, ha giudicato Rehana una cattiva madre, troppo povera e incapace di educare i suoi figli. Ma lei non ha perso la speranza e la voglia di combattere: è convinta che un giorno il vento soffierà così potente che glieli riporterà. Il vento alla fine arriva. È il 1971. A casa di Rehana c’è una festa: si celebra il decimo anniversario del ritorno dei suoi figli. Sono grandi, ormai: il paese è in guerra. Il Bangladesh ha dichiarato la propria indipendenza ed è stato invaso dall’esercito del Pakistan. Si sta organizzando la resistenza e gruppi di guerriglieri si formano in tutto il paese. E Rehana sta per perdere i suoi figli ancora una volta. Perché Sohail si è unito al movimento di liberazione nazionale, e Maya sta per seguirlo. E mentre il sangue scorre sull’asfalto e sulla terra affamata, Rehana combatterà ancora una volta per la loro salvezza.
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