I SOGNI SONO IL CERVELLO DELL’ANIMA
Truman Capote (da Il giorno del ringraziamento)
Ha ragione lei, quando lo chiama padron Miseria… Non può essere semplicemente uno sciocco ciarlatano; non può essere tutto così privo di significato. Ma perché vuole i sogni? Mi aiuti Oreilly, pensi, pensi: che cosa significa?
È una questione gravissima, bimba. Perché non mi domanda qualcosa di più facile, per esempio come si fa a curare un raffreddore? Sì, bimba, che cosa vuol dire? Ci ho pensato molto. Ci ho pensato mentre facevo l’amore con una donna, ci ho pensato mentre giocavo a poker.
Vuotò di un sol fiato il bicchiere e rabbrividì.
Anche un rumore può essere la causa di un sogno; un carro che passa nella notte può far sprofondare centinaia di dormienti negli abissi più profondi del loro essere. È strano pensare che un carro solcando le tenebre si trascini dietro tanti sogni. Il sesso, un improvviso mutamento di luce, un sottaceto, ecco altrettante chiavi che spalancano il nostro subcosciente. Ma i sogni, per la maggior parte, cominciano perché ci sono delle furie dentro di noi, furie che picchiano perché vengano loro aperte le porte. Non credo in Gesù Cristo, ma credo nell’anima: ed ecco quello che io immagino, bimba: i sogni sono il cervello dell’anima, la verità segreta su noi stessi. Padron Miseria forse non ha anima, così ce la sottrae a poco a poco, la ruba come potrebbe rubare una bambola o un’ala di pollo dal nostro piatto. Centinaia di anime in uno schedario…