Il gabinetto del dottor Caligari (Das Cabinet des Dr. Caligari) è un film muto del 1920 diretto da Robert Wiene.
L’opera realizzata è considerata il simbolo del cinema espressionista tedesco. Gioca moltissimo con il tema del doppio e della difficile distinzione tra allucinazione e realtà, aiutato da una scenografia allucinante caratterizzata da forme zigzaganti.
Il film inizia con uno dei personaggi, Francis, che racconta, in flashback, ad un vecchio seduto di fianco a lui una storia sinistra: 1830, nel piccolo paese di Holstenwall in Germania, un signore poco raccomandabile di nome Caligari, giunge alla fiera del paese per presentare il suo sonnambulo, Cesare, che tiene sotto ipnosi in una cassa da morto. Il dottor Caligari sostiene che il sonnambulo, una volta svegliato, predica il futuro. Contemporaneamente al suo arrivo cominciano ad avere luogo nel paese delle morti sospette.
Il primo a chiedere una predizione è l’amico di Francis, Alan, con il quale condivide l’amore per Jane. Cesare predice ad Alan che morirà entro il mattino seguente, cosa che si avvera.
Il dottor Caligari ordina a Cesare di uccidere Jane; Cesare è sul punto di farlo, ma rimane estasiato dalla bellezza eterea della giovane. La rapisce e viene inseguito dalla folla. Sfinito, è costretto ad abbandonarla e dopo aver percorso un ulteriore tratto, non visto, cade a terra morto. Una volta in salvo, Jane afferma che il rapitore è Cesare. Francis si precipita verso l’abitazione del dottor Caligari ma, osservando di nascosto dalla finestra, rimane sconcertato nel vedere che Cesare continua ad essere addormentato nella sua bara con il dottore accanto a lui.
Francis chiede aiuto alla polizia, che si reca presso l’abitazione del dottor Caligari, dove scopre che il Cesare che vedono dalla finestra è in realtà solo un manichino che il dottor Caligari utilizza per coprire i movimenti sonnambulistici di Cesare.
Smascherato e inseguito dalle forze dell’ordine, il Dott. Caligari si rifugia presso un manicomio di cui è lui stesso il direttore. Qui Francis svela il mistero, grazie al ritrovamento del diario segreto del dottore: in preda all’insaziabile desiderio di ricerca nel campo del sonnambulismo, il dottore aveva scoperto come nel XVIII secolo visse uno psicologo, di nome Caligari, che girando di città in città nel nord Italia aveva usato un paziente affetto da sonnambulismo come assassino, contro la sua stessa volontà. Volendo imitarlo e approfittando dell’arrivo al manicomio di Cesare, affetto da sonnambulismo, il dottore aveva iniziato con lui i suoi esperimenti, comandandolo a suo piacimento e sempre più autoconvincendosi di essere egli stesso il dottor Caligari.
Mentre il racconto termina con la detenzione forzata del dottore nel suo stesso manicomio, lo spettatore è ricondotto fuori dal lungo flashback, alla panchina dove sono seduti Francis e il suo ascoltatore.
Ma un finale a sorpresa fa capire che forse il racconto di Francis non è stato altro che il frutto della sua fantasia. Francis, Jane e Cesare sono infatti pazienti del manicomio menzionato nel racconto e la persona che Francis sostiene essere il dottor Caligari altri non è che l’attuale direttore dello stesso istituto correttivo. Francis dà in escandescenze e gli viene messa la camicia di forza. Il film si conclude con il direttore del manicomio che afferma che saprà come trattare Franz ora che è emersa la ragione del suo stato demenziale, quindi sogghigna sinistramente alla telecamera.
*Fonte: t.wikipedia.org/wiki/Il_gabinetto_del_dottor_Caligari