IL SEME DELLA FOLLIA (Mouth Of Madness) – John Carpenter – Film


Il seme della follia (In the Mouth of Madness) è un film horror del 1994 diretto da John Carpenter e ispirato ai racconti e romanzi di Howard Phillips Lovecraft. Il film è il terzo capitolo della Trilogia dell’Apocalisse ed è considerato da molti come il capolavoro del regista statunitense.
In un ospedale psichiatrico viene internato l’investigatore privato John Trent, specializzato in truffe contro le assicurazioni, che racconta ad un medico tramite un flashback di quello che gli è accaduto. Trent viene ingaggiato dall’editore Harglow per ritrovare Sutter Cane, scrittore di libri horror di successo. Tuttavia Trent è convinto che la presunta scomparsa dello scrittore possa essere una trovata pubblicitaria per lanciare l’uscita del nuovo libro. Prima di partire alla ricerca di Cane, Trent legge i suoi libri (che in qualche modo lo colpiscono) e, ricomponendo le relative copertine, scopre che Cane dovrebbe trovarsi in una remota cittadina del New England, Hobb’s End, che si credeva essere solo un luogo di finzione dei suoi romanzi. Trent e l’assistente di Harglow, Linda, raggiungono Hobb’s End, dove la finzione e la realtà diventano difficili da distinguere: accadono eventi soprannaturali, probabilmente dovuti alla lettura di uno dei libri di Sutter Cane, che porteranno l’investigatore ad uno stato di pazzia incontrollabile. Avvenimenti assurdi quali il concretizzarsi di ogni creatura maligna descritta nei libri di Cane tra le persone che vivono in città, e addirittura scoprire che Linda è solo uno dei personaggi dello scrittore, che ad un certo punto viene tolta dalla trama e svanisce persino dai ricordi di chi l’ha conosciuta (ad eccezione di Trent).
Prima di andare via da Hobb’s End, Trent riesce a parlare con Cane, il quale gli consegna un libro appena finito di scrivere dal titolo “In the mouth of madness”, che l’investigatore dovrà far pubblicare ma che appena fuori dalla città maledetta, abbandona sull’erba, salvo poi ritrovarselo consegnato nella camera d’albergo che aveva preso lungo la strada. Decide quindi di disfarsi del libro…

Nella trama del film sono presenti molti riferimenti alle opere e alle tematiche dell’autore statunitense H. P. Lovecraft: partendo dal titolo originale, molto simile a Alle montagne della follia (At the Mountains of Madness in originale), così come altri titoli dei libri di Cane; la scena di apertura, con il protagonista in manicomio e la storia vera e propria raccontata in flashback, è una tecnica utilizzata diverse volte da Lovecraft. Sono presenti alcuni riferimenti ad ambientazioni, creature e altri personaggi (come a Pickman e i miti di Cthulhu). Infine, un passo letto ad alta voce nel film (scritto da Cane nella finzione) è molto simile a quello che si può trovare ne L’estraneo (The outsider), un racconto del 1921. È possibile che il personaggio di Cane sia ispirato anche a Stephen King (scrittore che viene anche direttamente citato in una frase, nella quale si sostiene che Sutter Cane “vende più di Stephen King”). ; il suo cognome è realizzato in modo da avere una suggestiva assonanza con “Cain”, il nome di Caino



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