Inutilmente interroghi.
I tuoi occhi guardano il cielo.
Cerchi, dietro le nuvole,
orme che si è portato via il vento.
Cerchi le mani calde,
i visi di quelli che sono stati,
il circolo dove marcano
suonando i loro strumenti.
Nuvole che erano ritmo, canto
senza fine e senza inizio,
campane di schiuma pallide
ribaltando il loro segreto,
palme di marmo, creature
che girano al ritmo del tempo,
imitando alla vita
il suo perpetuo movimento.
*José Hierro