San Malachia, il cui nome in gaelico era Mael Maedoc Ua Morgair, era vissuto dal 1094 al 1148.
arcivescovo di Armagh, era stato santificato da papa Clemente III nel 1199. Era ritenuto l’autore della profezia sui papi, in cui rivelava l’identità dei centododici papi che sarebbero stati eletti da quel momento in poi.
Gran parte delle affermazioni è tratta dalla Vita di san Malachia, una biografia scritta dal grande teologo Bernardo di Chiaravalle. Malachia lo aveva incontrato più volte durante i suoi viaggi dall’Irlanda a Roma e, proprio in occasione di una di quelle visite, si era ammalato, morendo letteralmente tra le braccia di San Bernardo.
Finché Malachia era rimasto in vita, nessuno aveva saputo della profezia.
Era stato lo storico benedettino Arnoldo de Wyon a darla alle stampe per la prima volta nel 1595, nel suo libro Lignum vitae. Secondo il racconto di de Wyon, nel 1139 il santo era stato chiamato da Innocenzo II a Roma, dove aveva avuto una visione e aveva scritto una serie di frasi sibiliine. Poi il manoscritto era rimasto nascosto, per ricomparire misteriosamente soltanto nel 1950.
le profezie di Malachia erano tanto brevi quanto oscure. A partire da Celestino II, che era stato eletto nel 1130, prevedevano una catena ininterrotta di centododici papi.
A ogni papa era stato assegnato un motto, conciso ed evocativo:
Da un castello sul Tevere – Drago schiacciato – Dalla rosa leonina – Angelo del bosco – Religione devastata – Da un eclissi solare…
Nel corso dei secoli, coloro che credevano nella profezia erano sempre riusciti a trovare qualche attinenza tra i papi e i motti di Malachia: riferimenti alla loro città di origine, al nome, allo stemma, o a una loro caratteristica particolare.
La profezia che riguardava Urbano III era – Lilium et Rosa – il giglio e la rosa. Urbano era nato a Firenze, il cui simbolo era un giglio. Sul suo stemma comparivano tre api, come si sa, succhiano il nettare dai gigli e dalle rose.
Marcello II era indicato come – Frumentum Flaccidum – grano di poca consistenza. In effetti, era stato in carica per un brevissimo periodo e sul suo scudo gentilizio era raffigurato un cervo tra spighe di grano.
Innocenzo XII era – Rastrum in Porta – il rastrello sulla porta. Il suo cognome era proprio rastrello.
Benedetto XV era – Religio Depopulata – la religione devastata. Durante il suo pontificato, era scoppiata la prima guerra mondiale, l’epidemia di influenza spagnola del 1918 aveva ucciso milioni di persone e la Rivoluzione russa aveva abolito la religione in favore dell’ateismo di Stato.
Nel 1958, dopo la morte di Pio XII, il cardinale statunitense Francis Spellman aveva cercato addirittura di forzare la profezia di Malachia, che indicava il papa successivo come – Pastor et Nauta – pastore e marinaio-.
Prima del conclave, Spellman aveva noleggiato una barca e aveva trasportato alcune pecore lungo il Tevere. Tuttavia era stato eletto Angelo Roncalli, il cardinale patriarca di Venezia, che aveva scelto il nome di Giovanni XXIII.
Papa Giovanni Paolo II era il – De Labore Solis, letteralmente dalla fatica del sole, ma che era anche un’espressione per indicare un’eclissi solare.
Karol Jozef Wojtyla era nato il 18 maggio 1920, il giorno di un’eclissi parziale di sole ed era stato sepolto l’8 aprile 2005, quando c’era stata un’altra eclissi solare visibile nella zona del Pacifico sudorientale e in Sudamerica.
Il duecentosessantottesimo papa, scelto scelto dal Conclave sarebbe l’ultimo.
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Malachia lo definiva – Petrus Romanus – e gli dedicava il motto più lungo:
Durante la persecuzione finale della Santa Romana Chiesa,
il trono sarà occupato da Pietro Romano,
che pascerà il suo gregge tra mille tribolazioni;
e, quando questi avvenimenti saranno compiuti,
la città sui sette colli
sarà distrutta, e il Giudice tremendo giudicherà il suo popolo.
Fine.
Lo stile allusivo delle profezie di Malachia ricorda le quartine di Nostradamus, composizioni formulate in modo tale che chiunque avrebbe potuto sempre trovarci qualche indizio per sostenere la propria interpretazione.
Di fatto, vari studiosi affermano che la profezia di Malachia fosse un’elaborata manovra per aiutare il cardinale Girolamo Simoncelli a ottenere il papato nel XVI secolo
Aspettiamo l’ultimo papa e vedremo se la profezia sia vera o meno.
Dal libro IL MARCHIO DEL DIAVOLO di Glenn Cooper
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