Un’altra mi venne un gran desiderio di costringere di innamorarmi (Fedor Dostoevskij)

 Un’altra mi venne un gran desiderio di costringere di innamorarmi
(Fedor Dostoevskij da MEMORIE DAL SOTTOSUOLO)

Un’altra mi venne un gran desiderio di costringere di innamorarmi: anzi, due volte m’è capitato. E ho sofferto, signori, ve lo assicuro.

In fondo all’anima non riesci a crederci che stai soffrendo, ti vien da ridacchiare se ci pensi e però soffri, e per di più nel modo più autentico, con tutti i puntini sugli i; ti senti dentro gelosia, sei fuori di te… E tutto per noia, signori miei, tutto per noia; l’inerzia m’aveva soffocato. Si perché l’autentico, diretto, immediato frutto della consapevolezza è precisamente l’inerzia, ovverosia lo starsene-lì-con-le-mani-in-mano…

Lo ripeto, con forza anzi lo ripeto: tutte le persone spontanee e gli uomini d’azione, sono tali appunto perché sono ottusi e limitati.

Come lo si spiega? Così:

costoro, in conseguenza della loro limitatezza, scambiano le cause più prossime, e tuttavia secondarie, per cause primarie, e in tal modo riescono più rapidamente e più facilmente degli altri a convincersi d’aver trovato un indiscutibile fondamento per il loro modo di agire, e così si tranquillizzano; si perché questa è la cosa principale.

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E nessuno, nessuno mai deve sapere quel che accade tra moglie e marito, quando c’è l’amore tra loro due. E qualunque sia la lite che nasca tra loro, nessuno nemmeno la madre dovranno chiamare a fare da giudice,raccontandole l’uno dell’altro. Loro due soltanto potranno giudicare. L’amore è un mistero divino e deve rimanere celato ad ogni occhio estraneo, qualunque cosa accada. Così diverrà ancor più santo, ancora migliore. Marito e moglie si rispetteranno di più l’un altro, e molte cose si fondano proprio sul rispetto reciproco. E se c’è stato, l’amore, se è per amore che si sono sposati, perché mai l’amore dovrebbe passare! Forse che è impossibile tenerlo vivo? È ben raro il caso in cui sia davvero impossibile tener vivo l’amore. Sì, perché se il marito sa essere un uomo buono e onesto, per quale ragione mai dovrebbe passare, l’amore? L’amore nuziale dei primi tempi passerà, è vero, ma al suo posto verrà un amore ancora migliore. Si ritroveranno uniti nell’anima, avranno tutto in comune; nessun mistero avranno più l’uno per l’altro. E quando poi verranno i bambini, allora non vi srà giorno, nemmeno il più duro, che non sembri pur sempre una felicità; basterà amare e avere del coraggio.

Allora anche il lavoro sarà un’allegria, allora ti potrà magari capitare di dover toglierti il pane di bocca, per i figli tuoi, ma anche questa sarà una cosa allegra. Perché loro poi t’ameranno per questo; e dunque anche facendo così ci guadagnerai comunque. Poi i figli crescono, e tu senti che per loro sei un esempio e un sostegno; che anche quando sarai morto, loro porteranno in sé per tutta la vita i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri, così come li avranno ricevuti da te, e diverranno la tua immagine e somiglianza. E dunque un dovere quello del padre.

Ma intanto, finché sarò vivo e potrò ancora desiderar qualcosa, mi si secchi la mano se porterò mai anche solo un mattoncino a quel tal caseggiato!

Alla fine dei conti, signori miei: è meglio non far niente! È meglio la consapevole inerzia! E dunque evviva il sottosuolo! Ed è vero che poco fa ho detto che invidio fino all’estrema bile le persone normali, ma nelle condizioni in cui vedo che si trovano non ho proprio nessuna voglia d’essere uno di loro ( anche d’altra parte non smetto di invidiarle. Ma no, no, il sottosuolo rimane comunque la cosa più vantaggiosa!) laggiù per lo meno si può.. Eh,via! Ma sto mentendo di nuovo! E mentisco perché m’è perfettamente chiaro, come un due per due, che la miglior cosa non è affatto il sottosuolo bensì qualcos’altro, un qualcosa di completamente diverso che io bramo ma che non riesco in nessun modo a trovare! Al diavolo il sottosuolo!

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Ma scusate, signori miei, io non ho mica intenzione di giustificarmi, con queste mie tuttità. Anzi, per quel che riguarda me personalmente, io in vita mia ho solamente portato all’estremo quel che voi non avete osato portar nemmeno a mezza strada, considerando per di più la vostra vigliaccheria come una forma di buonsenso – e in tal modo vi siete consolati, ingannando voi stessi.

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