PARLA ANGELO BONELLI, LEADER DELLA FEDERAZIONE DEI VERDI

Riportiamo delle frasi del leader dei ‘Verdi’,
Angelo Bonelli, presidente della Federazione, prese da un intervista fattagli da Antonio Cianciullo per ‘Repubblica TV’.
“Il piano energetico del governo Monti è tutto basato su trivellazioni e petrolio. E’ una visione antiquata, del secolo scorso. Bisogna invece puntare sulle energie rinnovabili e sull’innovazione tecnologica. Questo esecutivo non ha capito che l’ecologia può essere uno strumento per uscire dalla crisi”.
“c’è bisogno di una forza ecologista in Parlamento, l’assenza dei Verdi (che alle elezioni del 2008 non riuscirono a eleggere nessun parlamentare nel cartello la Sinistra -l’Arcobaleno, ndr) ha fatto sentire i suoi effetti negativi”.
“Non mi sono candidato alle primarie – spiega – perché le regole non me lo consentivano e chiedere una deroga mi pareva poco democratico. Ma siamo pronti a dialogare con le forze del centrosinistra per verificare se c’è la possibilità di attuare una rivoluzione verde all’interno del loro programma di governo.”
Parlando dell’ILVA di Taranto :
“il simbolo di un modello produttivo da appendere al chiodo”. “Il nostro piano è quello della chiusura dell’area a caldo, che produce il 98% del benzopirene e delle diossine ed è responsabile dell’inquinamento e dell’alta mortalità nel territorio, lasciando attiva l’area a freddo per produrre acciaio di alta qualità e innovazione tecnologica. Inoltre proponiamo di dichiarare Taranto area ‘no-tax’ per favorire gli investimenti. Dobbiamo fare come a Pittsburg negli Usa, un tempo inferno dell’acciao e oggi una delle dieci città più pulite del mondo, o nel bacino carbonifero della Ruhr in Germania, dove sono stati avviati processi di riconversione che hanno reso quelle realtà economicamente più forti di prima”.
Parlando della TAV :
“Siamo contrari alla Tav in Val di Susa perché lì è un’opera inutile e costosa, quando esiste già una linea ferroviaria ammodernata utilizzabile dai treni merci. Rinunciare al progetto permetterebbe di risparmiare almeno dieci miliardi di euro che potrebbero essere impiegati nel trasporto pubblico locale. Consentire a studenti e lavoratori di arrivare nei propri posti di lavoro in maniera più rapida è un grande atto di civiltà, ma l’alta velocità non deve essere un discrimine sociale: chi ha i soldi viaggia veloce, chi non ce li ha continua a prendere treni lenti tra mille disagi”.
A.

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