Perché non vi prestate i soldi tra di voi, invece di chiederli alle banche? Che come unico interesse hanno il guadagno a vostro danno, fino a ridurvi sul lastrico?
Perché non vi prestate la moto o la macchina, invece di noleggiarla?
Perché non pensate che basterebbe seguire il principio di non fare agli altri quello che non vorremmo fosse fatto a voi, invece di pagare un sacco di tasse per avere uomini armati a difendervi che spesso son più pericolosi dei ‘cattivi’ stessi ? – chiese il bambino al nonno.
Perché, vedi Cucciolo, se così non fosse sarebbe il caos.
La gente, gli uomini sono troppo impregnati di concetti come la proprietà privata, il materialismo, l’amore per le cose e preferiscono rivolgersi a chi guadagna anche lautamente in questo piuttosto che chiedere, o assecondare le richieste di qualsiasi altra persona normale, si tratti, perfino di uno dei suoi più cari amici.
L’uomo è strano, tesoro.
Il problema è che a tutte le cose oramai essenziali all’uomo è stata, una volta, dato un nome…
i nomi sono importanti, decidono il concetto che si da al relativo oggetto del nome stesso.
Se ci pensi sia la Panda sia la Ferrari sono due macchine, la panda consuma meno, è più comoda e hai meno ansie quando esci la sera a bere.
– non bere responsabilmente, lavora responsabilmente !! –
Eppure all’uomo piace la Ferrari…
Perché ?
Per quei motivi che ti ho detto prima.
Vedi nella Cuba di Fidel Castro ogni persona vede assicurati, da una lista a disposizione dell’intera popolazione, tutto quello di cui aveva bisogno, perché gli spettava in qualità di cittadino cubano.
Bene ognuno aveva a disposizione un dentrificio, uno
shampoo, un sapone, non doveva o poteva scegliere tra Colgate Mentadent o tra Johnson e Sunsilk o tra Dove e Neutro Roberts, no!
Aveva altro da pensare…ballare, nuotare, divertirsi, ridere e creare l’amore.
Ecco.
Oggi la gente è libera, invece di scegliere tra tutta una serie di possibilità che le vengono imposte, a cui viene forzata ad avere bisogno, dando in cambio la sua vita, facendo una vita
di merda, di sacrifici, di regole a vantaggio di chi le fa, di sottomissioni e di attimi perduti.
E’ perché l’uomo non torna indietro allora, nonno, se è così in questo momento, non si accorge di essere uno schiavo, di non essere per niente un uomo di libero?E’ sempre stato così, Nonno ?
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A.
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