RISPETTIAMO GLI ANIMALI, OSSERVIAMOLI, DIFENDIAMOLI E SOPRATUTTO AMIAMOLI – Mario Soldati

RISPETTIAMO GLI ANIMALI, OSSERVIAMOLI, DIFENDIAMOLI E SOPRATUTTO AMIAMOLI

Mario Soldati

Questo accadeva quel settembre del 1943. da allora, per trentacinque anni, ho sempre continuato a credere, cedendo scioccamente a una specie di pigrizia mentale, che le galline fossero avvertite dell’arrivo degli aerei da qualcosa di misterioso, di magico. Solo l’altro giorno, per caso, dovendo curarmi di una sinovite traumatica, ho saputo dal medico che esistono, e che cosa sono, gli ultrasuoni : vibrazioni di un mezzo elastico – come l’aria – analoghe a quelle sonore, ma di una frequenza superiore alle frequenze udibili, e cioé oltre i ventimila hertz.
Ci sono dei fischietti, mi spiega l’ortopedico, dei fischietti speciali, ultrasonici, adoperati dai cacciatori per richiamare il proprio cane, e che l’orecchio umano non percepisce. È provato scientificamente che nella preistoria anche noi eravamo in grado di registrare uesti ultrasuoni.
Come i pellerossa nelle praterie, che udivano il galoppo di cavalli lontanissimi ?
Qualcosa di simile.
E come le galline… gli racconto delle galline di San Giorgio del Sannio.
sì. ultrasuoni o piuttosto, nel caso da lei citato, vibrazioni ultrasoniche nelle quali s prolungano, si propagano a grandissima distanza suoni normali e udibili a distanza normale da un normale essere umano vivente nella nostra era. Non c’è dubbio che l’uomo primitivo possedeva una sensibilità sottilissima, raffinata come quella degli animali, e che a poco a poco, attraverso i secoli, l’ha perduta per il semplice fatto che, progredendo e civilizzandosi, non ne aveva più bisogno : ultraudito e ultravista, organi di difesa naturali e anticamente anche nostri, ma che sono stati sostituiti pre grdi da infiniti accorgimenti della nostra intelligenza, dall’uso stesso degli animali – come l’usoche faceva il suo fabbro delle galline – e infine dalle macchine. Così, col tempo, sempre meno attivi, questi organi si sono atrofizzati.
Ci dimentichiamo sempre che la natura dell’uomo è, prima di tutto animale. Oggi, dunque, la nostra natura animale, trasformata e poi rivoluzionata dalla scienza, dall’industria, dalla tecnologia e dal consumismo, è entrata in fase di atrofia, diciamo pure di sclerosi galoppante e tutti noi, scioccamente cedendo a pigrizia mentale, non ci accorgiamo – malgrado gli inquinamenti, gli avvelenamenti, l’abuso dei farmaci, le alienazioni, la presenza delle bombe atomiche – non ci accorgiamo neppeure che questa sclerosi galoppante minaccia oramai di morte l’intera umanità. Dobbiamo a tutti i costi, se vogliamo salvarci, ristabilire quell’equilibrio che è indispensabile alla nostra natura : ricordarci che gli animali sono nostri simili, nostri amici, nostri fratelli, anzi nostri bambini. sì. Nella storia stessa della nostra evoluzione biologica, si può dire che l’uomo è oramai un animale che continua a invecchiare terribilmente, mentre gli animali sono uomini rimasti per sempre meravigliosamente bambini.
Rispettiamo gli animali, osserviamoli, studiamoli, difendiamoli e sopratutto amiamoli. Diceva Riccardo Wagner che negli occhi degli animali noi vediamo qualcosa che è estramamente degno di tutti gli uomini : l’incapacità di mentire, la sincerità.
Posso sperare che la mia storiella verissima del più umile degli animali non sia subito dimenticata da chi l’ha letta ?

* Da 44 NOVELLE di Mario Soldati, Le Galline