Siamo come quelli che si amano.
Spogliandoci scopriamo due mostri
sconosciuti che si stringono a tastoni,
cicatrici con cui l’astioso desiderio
segna quelli che senza posa si amano:
il tedio, il sospetto che invincibile ci lega
nella sua rete, come nella colpa due adulteri dei.
Innamorati come due pazzi,
due astri sanguinari, due dinastie
che affamate si disputano un regno,
vogliamo essere giustizia, ci guatiamo feroci,
ci inganniamo, ci inferiamo le vili ingiurie
con cui il cielo affronta quelli che si amano.
Solo perché ci incendi mille volte
l’abbraccio che nel mondo sono quelli che si amano
mille volte moriamo ogni giorno.
*Jorge Gaitán Durán