SULLA MORTE SENZA ESAGERARE – Szymborska

 
Non si intende di scherzi,
stelle, ponti,tessitura, miniere, lavoro nei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.
.
Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.
.
Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere:
né scavare una fossa,
né mettere insieme una bara
né rassettare il disordine che lascia.
.
Occupata a uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.
.
Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!
.
A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più d’un bruco
la batte in velocità.
.
Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
nel suo gravoso lavoro.
.
La cattiva volontà non basta
e anche il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno finora, insufficiente.
.
I cuori battono nelle uova.
Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all’orizzonte.
.
Chi ne afferma l’onnipotenza,
egli stesso è la prova vivente
che essa onnipotente non è.
.
Non c’è una vita
che almeno per un attimo
non sia stata immortale.
.
La morte
è sempre in ritardo di quell’attimo.
.
Invano scuote la maniglia
d’una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.

*Foto: Dorian 😉

*Testo: GENTE SUL PONTE  – Szymborska

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