Le domande che ci vengono rivolte sono semplici e drastiche, il caso delle elezioni rivela il loro intento di costringerci a un secco aut-aut. La libertà di dire no viene sistematicamente limitata.
E’ concessa soltanto per far meglio risaltare la superiorità dell’istanza che interroga e implica un rischio che soltanto un uomo su cento è forse disposto ad affrontare.
Il rischio viene affrontato su un terreno tatticamente infelice. Ciò tuttavia non sminuisce affatto il suo significato etico. Il passaggio al bosco è una nuova risposta della libertà.
Gli uomini liberi sono forti anche dove rappresentano un esigua minoranza. Il nostro tempo, povero di grandi uomini, mette però in luce delle figure. La minaccia favorisce il costituirsi di piccole elités.
Alle due figure del Lavoratore e del Milite Ignoto si aggiunge la figura del Ribelle.
La paura può essere sconfitta da ogni singolo uomo purché egli si riconosca nel proprio potere.
Il passaggio al bosco è un atto di libertà nella catastrofe; esso è indipendente dai paraventi tecnico-politici e dai relativi raggruppamenti.
Non contrasta l’evoluzione, ma la integra con la libertà che si accompagna alla decisione del singolo.Qui l’uomo incontra se stesso nella propria sostanza individuale e indistruttibile. Un incontro che sconfigge la paura della morte.
Qui anche le Chiese possono offrire soltanto assistenza, poiché l’uomo è solo di fronte alla sua decisione. Il teologo può aiutarlo ad acquistare consapevolezza della sua condizione ma non a uscirne.
il Ribelle varca con le proprie forze il meridiano zero.
Nell’ambito delle terapie mediche, del diritto e dell’uso delle armi la decisione sovrana spetta solamente a lui. Anche in campo morale le sue azioni non si conformano a una dottrina.
Egli si riserva di approvare le leggi. Non partecipa al culto del crimine. Decide in merito a ciò che intende considerare sua proprietà e a come difenderla.
Rimane consapevole delle profondità inviolabili da cui sgorga il Verbo che incessantemente compie l’opera del mondo. È li l’esigenza del hic e nunc.
Ernst Junger – Il Trattato del Ribelle