VITA STANDARD DI UN VENDITORE PROVVISORIO DI COLLANT – Aldo Busi

VITA STANDARD DI UN VENDITORE PROVVISORIO DI COLLANTChe fine ha fatto Giorgina Washington? E cosa spinge l’intellettuale critico e plurilingue Angelo Bazarovi – che ricorda chiaramente quel dottor Bazarov, personaggio chiave di “Padri e figli” di Turghenev – ad accompagnare in giro per l’Europa un piccolo industriale arraffatutto, cinico, volgare e semianalfabeta come Celestino Lometto?

“C’era un magnete che li spingeva l’uno negli artigli dell’altro e, nello stesso tempo, l’angelo dell’uno volava nel celestino dell’altro”, trasformando la storia di una strana amicizia provvisoria in una memorabile ricognizione della nostra società provincial-capitalistica e i misteriosi intrighi di un calzettaro mantovano nella parabola dolente della falsità standard di ogni vita umana.
Angelica, magnetica, artigliante, diabolica, in questo suo secondo romanzo la scrittura di Aldo Busi ha intrecciato le emozioni del “giallo” alla ricerca di una nuova moralità linguistica, ingaggiando i lettori in una sfida all’ultima parola.
Coppia improbabile, quella formata dall’industriale Celestino Lometto da Mantova, produttore di collant, e da Angelo Barazovi, intellettuale poliglotta e laureando presso l’Università di Verona ingaggiato allo scopo di vendere i prodotti del primo all’estero.
Ma ciò che era nato come necessario sodalizio lavorativo si complica quando Lometto coinvolge Barazovi nella gestione della propria famiglia e nei propri piani megalomani su di essa.
Attraverso le disavventure del Barazovi Aldo Busi compone, il ritratto di una certa provincia italiana e dell’ignoranza che, accoppiata al culto per il denaro, ne costituisce spesso il tratto più rilevante.

*Aldo Busi