Ma tu chi sei?
di cosa sei vestita
quale ritmo t’accompagna
e quale parola baciata lasci cadere
e come si fa a dire se bella sei
al tramonto o all’albeggiare
quale mani hai da toccare
e cosa tocchi
il vento sordo delle accademie
o il rumore stridente della strada
o il silenzio solitario di tristezze inventate
salta il vagabondo del marciapiede
e dai un calcio al cane randagio
e al culo della realtà
mai vera
bella e inutile
aristocraticamente uccidi
aspettando la ghigliottina
ma ogni mattina arrivi
come un caffè riscaldato
una parola qualsiasi
che qualcuno deciderà
verso
e si compierà il miracolo
la puttana avrà il suo nome
poesia
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