3 Poesie di ANTONIO DELFINI (da Prima della fine del Mondo)

3 Poesie di ANTONIO DELFINI (da Prima della fine del Mondo)

Liberali sol di nome
liberisti a tornaconto
sanno dire “all right welcome”
e far sempre il finto tonto.

Sacerdoti del pareggio
con la banca dello strozzo.
No, per dio, san Rozzo
meglio il peggio, il peggio, il peggio…

Invasione, fallimenti
bombeatomiche, tormenti,
fame, preti, seghemezze
tutte queste son pagliuzze.

Peste, rogne, inondazioni,
influenze, insurrezioni,
spie, fascisti, partigiani,
delinquenti, e battipani

Tutto meglio dell’ingiunzione
del coacervo liberale
che ti manda l’ufficiale
a pigliar la tua magione,

o Santa Schiavitù
perché male non fai più?

*

ITINERARIO

I

Voglio andar via
anima mia
Solo per il mondo
ch’è piccolo e senza fine
m’illuderò di perdermi
E sarò sempre solo
La gente non fa compagnia
soltanto la nube ti dà la via

II

Ma un giorno me ne andrò
limpido e solenne
per la mia strada muta
senza un carro
senza un viandante
con un fanale a guida
per le speranze morte
dell’infanzia illusa.

*

Ti ho cercata
Ti ho trovata
Bella luna-fantasia!

Sapevo dove
Sapevo quando
Ritrovarti ancora mia?

Quella sera
Quella notte
(Nel mio cuore una malia)

Tu aspetavi
Fissa e cupa
Ti facessi cortesia

Ti ho guardato
Ti ho sorriso
(Allegria-malinconia)

Ma una volta,
Un’altra ancora,
Bella luna
Non cambiare
Il tuo sguardo
Con lo sguardo
Di una donna
Che sorgente dall’aia
Si tramuti
In una strega
Che mi tolga
Il sentimento,
E l’angoscia
E la paura
Nel mio cuore
Vuol lasciare

Non lo fare non lo fare
Tu sai come amare!

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