Un viaggio on the road dal Minnesota al Pacifico, in motocicletta.
Il protagonista, il figlio e una coppia di amici.
Come per l’analisi delle Opere di Fedro, fatta dal’ autore stesso, tutto può essere diviso in due parti: classica e analitica da una parte, romantica dal’ altra. Così per il viaggio ci sono due racconti paralleli.
Da una parte il viaggio in sé, con la sua analisi pratica dei fatti, del clima, della moto e della sua manutenzione.
Dall’ altra, prendendo come spunto proprio i fatti pratici, l’autore parte spesso in riflessioni personali che si staccano dal terreno del viaggio in sé per sé.
Arriva così a toccare campi metafisici, a parlare di Zen e di Buddha e della loro manifestazione nella manutenzione della propria motocicletta.
L’ autore stesso si pone come obiettivo, attraverso il racconto del viaggio, di scrivere una specie di Chautuaqua.
In passato i Chautuaqua erano delle conversazioni, dialoghi ambulanti, rappresentati sotto tendoni, per la maggior parte delle volte, atti a divertire, migliorare l’intelletto e a portare cultura e illuminazione alle orecchie del pubblico.
Pirsig non aspira a tanto, non aspira certo ad aprire un qualche nuovo canale di coscienza nel lettore, ma pone certo qualche domanda sulla cui risposta risulta inevitabile riflettere…la tecnologia è indispensabile ? Si può pensare di viverne senza ? Cos’è la qualità ?
Per gli amanti della motocicletta, per gli amanti dei viaggi, per gli amanti delle riflessioni e per gli amanti dei bei libri….be eccovi : LO ZEN E L’ ARTE DELLA MANUTENZIONE DELLA MOTOCICLETTA.
IL LIBRO