Voleva semplicemente segare… HEINRICH BOLL (Da Opinioni di un Clown)

Leo poteva avere allora sei o sette anni, io otto o nove, quando nella stalla del cavallo lui aveva trovato un pezzo di legno, l’avanzo di un paletto da siepe; aveva trovato anche una sega arrugginita e mi aveva pregato di aiutarlo a segare quel pezzo di legno. Gli avevo domandato perché mai avremmo dovuto metterci a segare quello stupido pezzo di legno; lui non seppe darmi nessuna valida spiegazione, voleva semplicemente provare a segare. Io trovai che era una cosa scema e Leo ci pianse su per una buona mezz’ora. Molto più tardi, almeno dieci anni dopo mentre eravamo insieme alla lezione di tedesco di Padre W. Che parlava di Lessing, improvvisamente, mi venne in mente che cosa aveva voluto Leo: voleva semplicemente segare perché in quel momento aveva voglia di segare con me. Improvvisamente capii, dopo dieci anni, e sentii la sua gioia, la sua attesa, la sua eccitazione, tutto quello che lo aveva emozionato in quel momento; lo sentii così intensamente che nel bel mezzo della lezione cominciai a fare il gesto della sega. Vedevo di fronte a me il viso infantile di Leo, acceso dall’eccitazione, mi vedevo spingere la sega verso di lui che la ritraeva verso di me, fino a che Padre W. mi afferrò improvvisamente per il ciuffo e mi riportò alla realtà. Da allora ho veramente segato quel pezzo di legno con Leo e lui non può comprendere. È un realista. Oggi non capisce più come si possa sentire il bisogno di fare subito una cosa apparentemente stupida.

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